Sanremo, Malgioglio: “Farò le scale pensando a Raffaella Carrà, mi disse di portare colore in tv”
Cristiano Malgioglio, conduttore della seconda serata del Festival di Sanremo, racconta ai microfoni di Fanpage.it la sua prima esperienza festivaliera. L'artista dice di voler portare “colore in tv”, come suggerito da Raffaella Carrà, e auspica un giorno di recitare in un film di Almodóvar.
E stasera, quando scenderò le scale di Sanremo, il mio pensiero va a una sola donna, a un'amica che non c'è più, la più grande di tutte, Raffaella Carrà. Ricordo lei, ricordo lei per quel che mi aveva detto prima che se ne andasse, e lo porto con me come esempio, e penso che sarebbe molto contenta se mi avesse detto di come essere come sono, di portare molto colore, e perché, quando arrivo in televisione, la televisione cambia colore.
Non so se cambia colore o meno, ma forse, per la mia ironia, per il mio modo di essere, questo è già molto bello, una sfumatura diversa. Fatto tanti programmi con Carlo, ho fatto “Tale e Quale Show”, tre anni di grande successo, devo dire che ho sconvolto tutto il programma, l'ho messo sotto e sopra. Poi due anni ho passato con “Amici” con Maria De Filippi, che era sempre stato il mio sogno lavorare con lei. Speravo che mi chiamasse, ho aspettato 18 anni e quando mi ha chiamato, non ci credevo, neanche. Sono stati due anni meravigliosi.
E adesso aspetto che mi chiami Pedro Almodóvar. Ma quando mi chiamerà, già sarò troppo vecchio, posso fare il nonno. La ciliegina sulla torta, però, è la voce di Giuni Russo, a mio avviso, è la voce più bella in assoluto che noi abbiamo avuto in Italia, grandi naturalmente, come Antonella Ruggero. Quando entrava in studio di registrazione, era un'emozione, perché con la sua voce riusciva a fare il pianto del gabbiano, penso che solo una cantante la Sumac fosse capace di fare tutto questo. Giuni aveva questo in gola, con un'estensione che era qualcosa, qualcosa di pazzesco. Ho avuto la fortuna di lavorare con lei e devo dire che l'ho molto aiutata, anche all'inizio della sua carriera, quando le chiudevano anche le porte in faccia e con tanta insistenza ci sono riuscito.
Naturalmente, poi cominciò a scrivere canzoni meravigliose come “Mediterraneo”, che è una canzone straordinaria. Mi piacerebbe molto il ricordo di Giuni Russo a questo Festival di Sanremo. Grazie. In bocca al lupo per la scalinata di Sanremo. Un bacio a voi tutti e grazie per l'affetto che scrivete sempre di me, parlate sempre di me, siete sempre molto carini. Un bacio, grazie, arrivederci.
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