Sanremo, Olly: “Simon Le Bon voleva salutarmi, ma credevo fosse Salmo”
Era ungiovedì sera, quando si eranoriebene a dire che Simon Le Bon, componente dei Duran Duran, voleva salutarmi. Mi sembrava incredibile, ma innanzitutto ero sincero, però non ero stato al corretto col soprannome. Era venuto al mio concerto e aveva apprezzato la mia esibizione, ma l'errore era mio, perché ero stato convinto che Salmo Le Bon, il vocalist dei Disclosure, volesse salutarmi. Poi, improvvisamente, mi si è presentato Simon Le Bon e ho pensato: “Oddio, non capisco più il mondo!” Era come essere in stato di trance, non riuscivo a comprendere cosa stesse succedendo.
Purtroppo, la mia confusione prendeva il sopravvento. Mi sentivo come se fossi in un film, dove ero il protagonista non invitato. Ma, d'altra parte, c'era qualcosa di bello in questo momento. Sono innamorato di entrambi i gruppi, il Duran Duran e anche i Disclosure, quindi la possibilità di incontrare due persone di questo calibro è qualcosa di unico e speciale.
Mi sembrava di essere in un sogno, ma era reale. Simon Le Bon e io ci siamo scattati insieme una foto, e per un attimo, ho pensato di essere un famoso. La mia chitarra, che avevo portato con me sul palco, era ancora accesa, ma non la vedevo nemmeno, così incantato ero dalla scena. Non capita spesso di ricevere pareri positivi da persone così famose, e credevo di aver perso la mia marcia.
Quell'incontro è stato l'evento più divertente della settimana, forse della mia vita. La sensazione di essere salutato da un personaggio di questo calibro è stata indimenticabile. Sono stato orgoglioso, e forse, per un attimo, ho anche un po' superficialmente dimenticato di essere me stesso. Ma, in realtà, quel giorno, non ero solo io, ero anche Simon Le Bon e Salmo Le Bon, il mio doppio identità.
