Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha boccato la proposta di passare alle Corti d'appello le decisioni sulla convalida dei trattenimenti delle persone migranti. Secondo Santalucia, questa mossa non mira a razionalizzare il lavoro, ma è conseguenza della “sfiducia nella giurisdizione” del governo.
In un'intervista, Santalucia ha affermato che la proposta è frutto di “fantasiosa convinzione” che nei tribunali ci siano giudici comunisti pronti a smontare le leggi della maggioranza. “Con un colpo di penna si vorrebbe stravolgere l'ordinario assetto delle competenze”, ha detto. “La Corte di appello – già gravata da importanti carichi di lavoro – dovrebbe occuparsi delle procedure di convalida, se non ho letto male addirittura con le sue sezioni penali”.
Santalucia ha anche difeso il lavoro dei giudici, affermando che la magistratura italiana non è attraversata da faziosità politica e non avversa i programmi di chi oggi è maggioranza politica di governo. “Abbiamo il dovere di non cedere alla stanchezza e allo sconforto, trovando la forza di contrastare, con la ragione e il diritto, la coltre di maliziose accuse che ci piovono addosso”, ha detto.
La proposta di passare alle Corti d'appello le decisioni sulla convalida dei trattenimenti delle persone migranti è stata avanzata da Fratelli d'Italia, partito di centro-destra, in un emendamento al decreto flussi della deputata Sara Kelany. Secondo l'emendamento, le competenze sulle decisioni di convalida dovrebbero essere spostate dalle sezioni specializzate dei Tribunali alle Corti d'appello.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha chiesto un intervento deciso ai giudici in merito agli scontri di Torino durante il No Meloni Day. Manifestanti e polizia sono venuti a contatto, 15 agenti sono finiti in pronto soccorso. “Non ci sono attenuanti per chi aggredisce le forze dell'ordine”, ha detto Nordio, che ha aggiunto: “Ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara”.
Nordio ha anche parlato del referendum sull'Autonomia differenziata, che è stato sconfitto dalla Corte Costituzionale. Secondo il ministro, la sentenza della Corte dovrebbe eliminare almeno per ora la possibilità del referendum. “La Corte Costituzionale è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum. Adesso il parlamento dovrà rivederla, poi la rivedrà la Cassazione”, ha detto.
Santalucia ha anche espresso preoccupazione per l'argomento dell'emendamento Musk, che riguarda l'uso dei trattamenti sanitari per i migranti. “Si percepisce la voglia di rappresentare nel modo più plateale, appunto, con la sottrazione di competenza, la sfiducia nella giurisdizione, movendo dalla fantasiosa convinzione che i magistrati comunisti si siano collocati proditoriamente nelle sezioni specializzate ‘immigrazione' dei Tribunali per attuare il sabotaggio delle politiche governative”, ha detto.
In sintesi, il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha boccato la proposta di passare alle Corti d'appello le decisioni sulla convalida dei trattenimenti delle persone migranti, affermando che questa mossa è frutto di “fantasiosa convinzione” che nei tribunali ci siano giudici comunisti pronti a smontare le leggi della maggioranza. Santalucia ha anche difeso il lavoro dei giudici, affermando che la magistratura italiana non è attraversata da faziosità politica e non avversa i programmi di chi oggi è maggioranza politica di governo.