“Nel rapporto tra governo e magistrati, il clima è peggiorato rispetto ai tempi di Berlusconi” – Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, denuncia gli attacchi dalla politica: “Prima erano i pubblici ministeri le toghe rosse e ora le toghe rosse ci sono invece dappertutto, anche nei tribunali civili che si occupano di immigrazione. Una cosa è la critica e un'altra cosa è la rappresentazione di un potere che esonda e diventa arbitrario ed eversivo. Tutto questo è inaccettabile”.
Il presidente dell'ANM, Giuseppe Santalucia, ha espresso queste parole a margine della sua partecipazione al convegno di Magistratura Democratica, rispondendo a chi gli chiedeva se il livello di conflitti con l'Esecutivo fosse cambiato rispetto ai tempi del governo Berlusconi. “Non c'è una soluzione di continuità, tutto sembra procedere come un canovaccio che avevamo tentato di abbandonare con un nuovo dibattito con le forze politiche sui temi che riguardano la giurisdizione. Direi che è addirittura peggiorato”.
Santalucia ha affermato che la critica è diversa dalla rappresentazione di un potere che esonda e diventa arbitrario ed eversivo. “Noi critichiamo i disegni di legge quando sono in corso di elaborazione e questo accresce la qualità della nostra democrazia in quanto rende più ricco il dibattito, che deve portare a una decisione politica che non contestiamo mai. Il decisore politico è il Parlamento e noi ne rispettiamo la sovranità”.
Il presidente dell'ANM ha inoltre sottolineato che “un minimo di tensione conflittuale tra poteri contrapposti fa parte della dinamica della democrazia, certo quando una tensione conflittuale diventa scontro c'è qualcosa di patologico. Purtroppo non credo riguardi solo l'Italia. C'è un'insofferenza verso i giudici in varie democrazie anche nell'Occidente, è un momento difficile, bisogna adoperare tutti saggezza nel confronto e nella comprensione dei reciproci ruoli”.
In merito alle ordinanze del tribunale di Roma sul trattenimento di nuovi migranti in Albania, Santalucia ha espresso preoccupazione per la possibile reinnesco di una polemica che non giova a nessuno. “Temo che possa reinnescarsi una polemica che non giova a nessuno e confido che ciò che è stato scritto nei provvedimenti già emersi possa essere letto, compreso. Si può dissentire o meno, la parola la diranno la Corte di Cassazione e quella di Giustizia ma non c'è nessuna volontà di politicizzazione o di innescare uno scontro con le forze politiche”.
In sintesi, il presidente dell'ANM, Giuseppe Santalucia, ha denunciato gli attacchi dalla politica e ha espresso preoccupazione per il clima di tensione che si è creato tra governo e magistrati. Ha affermato che la critica è diversa dalla rappresentazione di un potere che esonda e diventa arbitrario ed eversivo e ha espresso preoccupazione per la possibile reinnesco di una polemica sulla questione dei migranti.