“Satira assente da Sanremo”, Travaglio smonta Benigni: “Mi è sembrato un corazziere”
Marco Travaglio, direttore del quotidiano “il Fatto Quotidiano”, ha smontato la satira di Roberto Benigni al Festival di Sanremo, definendola “satira assente” e accusando Benigni di essere “un corazziere” che rappresentava il presidente Mattarella e il governo italiano. Travaglio, che si era atteso che la satira politica tornasse al Festival di Sanremo, ma fu deluso dalle performances di Benigni, definendola “assente” e “seria”.
Secondo Travaglio, Benigni non sa più essere un comico efficace e ha perso il suo spirito di satire. Invece di usarla satira per fare ridere, si è limitato a rappresentare le figure della politica italiana, come ad esempio Mattarella, descrivendolo come un corazziere che esprime la solidarietà del presidente con Mattarella, il che Travaglio considera un paragone storico assurdo e offensivo.
Travaglio si è espresso in termini duramente critici nei confronti di Benigni, arrivando a definirlo un “corazziere” che non fa più ridere e non è in grado di esprimere una vera satira. Ha anche espresso la speranza che qualcuno altri, come Fausto Frassati e Geppi Cucciari, possano ancora fare ridere e salvare la satira e la comicità.
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