Scampia, dopo gli sgomberi è emergenza abitativa: “1700 persone da sistemare entro novembre”
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Scampia, dopo gli sgomberi è emergenza abitativa: “1700 persone da sistemare entro novembre”

Scampia, dopo gli sgomberi è emergenza abitativa: “1700 persone da sistemare entro novembre”

Scampia, dopo gli sgomberi, è emersa un'emergenza abitativa. La situazione è drammatica, poiché 1700 persone dovranno essere sistemate entro novembre. Molti nuclei familiari, costretti a lasciare la vela Celeste e la vela Gialla, non sono riusciti a trovare una nuova abitazione.

La maggior parte dei nuclei familiari è stata etichettata come “male della città” dai proprietari delle case, che non vogliono affittare ai loro predecessori. Ciò è dovuto al fatto che molti di loro non hanno una busta paga, nemmeno con il libretto della pensione. Sono costretti a cercare aiuto da parenti o amici, ma questo non è una soluzione duratura.

La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che il Comune di non ha pianificato adeguatamente il problema. Le ordinanze di sgombero sono state emesse troppo in fretta, senza pianificare le alternative abitative. Gli sgomberi sono iniziati a luglio e ora dovranno essere sistemati entro novembre.

Il problema è che non c'è un'alternativa immediata. I nuclei familiari che hanno lasciato la vela Celeste e la vela Gialla non hanno una nuova abitazione e dovranno attendere di trovare un'altra soluzione. Il Comune di ha messo a disposizione un sussidio per l'affitto di case, ma molti proprietari non sono disposti a dare in affitto alle famiglie “problematiche”.

La situazione è drammatica e la gente si sta affollando sulle strade. Ci sono stati già casi di famiglie costrette a dormire per strada. La preoccupazione più grande è che non ci sia una copertura sufficiente per questi nuclei familiari. Il Comune di Napoli ha pianificato di utilizzare il fondo di riserva fino a dicembre, ma questo non è sufficiente per coprire tutti i bisogni.

La speranza è che i cantieri dei primi cinque edifici possano essere inaugurati entro la fine di settembre e durante tutto il mese di ottobre. Ciò potrebbe portare a una sistemazione dignitosa per circa 160 alloggi. Tuttavia, la situazione attuale è molto precaria e la gente è in attesa di una soluzione duratura.

“Non posso dormire per strada con i miei tre figli”, dice una delle vittime degli sgomberi. “Non ho alternative, devo trovare una soluzione entro i prossimi 20 giorni. Spero che il Comune di Napoli possa aiutarmi e le altre famiglie in questa situazione difficile”.


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