La questione dell'Università di Scampia è ancora in fase di risoluzione dopo la tragedia che si è verificata nella Vela Celeste. La zona intorno all'università è tuttora in fase di sistemazione, e ciò comporta criticità soprattutto per le famiglie che non hanno ancora una sistemazione definitiva.
Tuttavia, il nuovo polo universitario a Scampia, che ospita corsi di laurea triennale e magistrale delle professioni sanitarie, deve essere salvaguardato, sia per l'interesse della Federico II, sia per gli stessi residenti del quartiere. Questo è il parere dell'economista Gianni Lepre, che sottolinea l'importanza di garantire il funzionamento regolare dell'università.
La notizia di alcuni giorni fa, che ha rincuorato Lepre, è stata la decisione delle famiglie che avevano occupato gli spazi del nuovo complesso universitario di Scampia di abbandonare il loro “accampamento” improvvisato nell'università, rispondendo pacificamente all'invito della Prefettura e dell'Amministrazione comunale. Questo esempio di sinergia tra le Istituzioni e la cittadinanza è stato apprezzato da Lepre, che ha anche evidenziato il ruolo del governo nel stanziare fondi per aiutare gli abitanti del quartiere a trovare un nuovo alloggio.
Lepre ritiene che sia fondamentale che l'Università, uno dei cuori pulsanti della nuova Scampia, possa riprendere regolarmente l'attività accademica e garantire a tutti il diritto allo studio e alla promozione di sé e del territorio. La sua idea è che l'università debba essere considerata un polo di riscatto per il quartiere, che possa offrire opportunità di formazione e di sviluppo ai giovani e alle famiglie della zona.
In questo contesto, è importante che le autorità locali e le istituzioni preposte aiuti a risolvere la situazione dei residenti sfollati, fornendo loro un alloggio sicuro e dignitoso. La creazione di un polo universitario funzionale e sicuro può essere un importante strumento di riscatto per il quartiere, che possa offrire opportunità di sviluppo e di crescita ai suoi abitanti.
Inoltre, la presenza di un'università nel quartiere può anche aiutare a contrastare la povertà e la disoccupazione, che sono problemi che affliggono la zona. L'università può offrire corsi di formazione e di specializzazione che possano aiutare i giovani a trovare un lavoro e a migliorare le loro condizioni economiche.
In sintesi, il nuovo polo universitario a Scampia deve essere salvaguardato e reso funzionale, sia per l'interesse della Federico II, sia per gli stessi residenti del quartiere. La sua presenza può essere un importante strumento di riscatto per il quartiere, che possa offrire opportunità di sviluppo e di crescita ai suoi abitanti.