Scansioni a raggi X e l'intelligenza artificiale hanno permesso di “srotolare” e leggere digitalmente rotoli di pergamena carbonizzati, rimasti intatti per 2.000 anni
Il Vesuvio, nell'anno 79 d.C., eruttò con una furia che seppellì le città romane di Pompei ed Ercolano sotto strati di cenere e pomice. Gli archeologi, tra le rovine di Ercolano, scoprirono in seguito una biblioteca piena di centinaia di manoscritti, antichi rotoli di pergamena, che, come tutto ciò che li circondava, erano stati carbonizzati dal calore del vulcano, trasformandosi in fragili grumi anneriti che si sbriciolavano al minimo tocco. Nessun studioso osava toccarli e, per secoli, i loro segreti rimasero chiusi a chiave, fino ad ora.I ricercatori, utilizzando una combinazione di imaging a raggi X 3D e intelligenza artificiale, hanno digitalmente “srotolato” un certo numero di questi rotoli di pergamena, rivelando testi che non erano stati letti per quasi due…