Scarpinato smonta la norma del governo: “Vi spiego come funzionano le indagini per mafia”
Il presidente Scarpinato ha lanciato un durissimo attacco contro la norma del governo sulle indagini per mafia, sostenendo che la commissione giustizia non ha seguito la prassi prevista e ha emesso un provvedimento legislativo senza sentire gli esperti, i magistrati e i poliziotti che operano sul campo. Scarpinato lamenta che il provvedimento non tiene conto di una serie di aspetti fondamentali, tra i quali il fatto che l'attività criminale è oggi altamente professionalizzata e che quindi i linguaggi di comunicazione sono spesso criptati e cifrati.
Il presidente espone alcune critiche specifiche sulla norma, tra cui il fatto che non tiene conto della differenza tra le intercettazioni ambientali e quelle telefoniche, nonché il problema della durata delle intercettazioni, che deve essere diversa a seconda del tipo di reato e del tipo di autore. Scarpinato sostiene che non si sa cosa significa “intercettazione staffetta” e come funzionano le intercettazioni telefoniche, e che il problema è gravemente compeso da una mancanza di informazione e diática sulle condizioni in cui vengono messi in atto.
Il presidente sviluppa l'idea che l'attività criminale è dematerializzata, ossia si svolge prevalentemente in ambienti virtuali, e che quindi richiede tempo e capacità investigative specializzate per essere smantellata. Per questo propone di distinguere la durata delle intercettazioni ambientali da quella delle intercettazioni telefoniche, prevedendo per le prime almeno 120 giorni e per le seconde almeno 180 giorni.