Schlein, Conte e pure la Lega: le grane di Meloni al Consiglio europeo
Il 23 ottobre, il Consiglio europeo si è riunito a Bruxelles per discutere importanti temi come la guerra in Ucraina, il Medio Oriente, il clima, i migranti e la difesa. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha partecipato al vertice e ha comunicato la posizione dell'Italia su questi temi. Tuttavia, prima del vertice, si sono verificati scontri con l'opposizione e anche algumas tensioni con la Lega, alleata di governo.
In particolare, Meloni ha incontrato delle critiche da parte del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che le ha regalato un libro intitolato “3 anni di tasse” e l'ha attaccata frontalmente sulla manovra. Anche il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato Meloni, affermando che gli italiani non hanno nulla da festeggiare dopo tre anni di governo della destra.
Inoltre, ci sono state tensioni con la Lega, in particolare sul tema della spesa per la difesa e della guerra in Ucraina. Il senatore leghista Claudio Borghi ha affermato che l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea non è sostenibile e che la spesa militare va concentrata sulla sicurezza interna. Meloni ha risposto sottolineando che il Fondo Sanitario Nazionale è aumentato e che Borghi dovrebbe saperlo bene.
Al Consiglio europeo, Meloni ha ribadito la posizione dell'Italia sulla guerra in Ucraina, affermando che il paese sosterrà sempre l'Ucraina in una pace giusta che deve includere Kiev in ogni fase del negoziato. Ha anche annunciato che l'Italia è pronta a partecipare a una forza internazionale di stabilizzazione in Palestina.
Infine, Meloni ha parlato della questione climatica, affermando che l'Europa deve cambiare approccio altrimenti sarà impossibile sostenere la proposta di revisione della legge europea sulla riduzione delle emissioni. Ha anche rivendicato le scelte del suo governo sulla questione delle migrazioni, affermando che sono diventate un modello per altri paesi europei.
Il Consiglio europeo si è concluso con una riunione informale tra i leader dei paesi più interessati alle soluzioni innovative in ambito migratorio, che si sono messi d'accordo per rivedersi a Roma il prossimo 5 novembre per continuare il lavoro. La principale tematica del Consiglio europeo è stata la guerra in Ucraina, con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha criticato la lentezza delle procedure per l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea.

