L'articolo di Francesca Schianchi, pubblicato su “La Stampa”, intitolato “VINCENZO DE LUCA”, inizia con un brano in cui il presidente Vincenzo De Luca esprime il suo pensiero sulla frase “campo largo”, considerata “bizzarra” e segno della distanza linguistica dalle persone normali. Secondo De Luca, la gente parla di coalizione, alleanza politica o centrosinistra, mentre “campo largo” è un'espressione strana che non è compresa dalla maggior parte della popolazione.
L'autrice dell'articolo, Francesca Schianchi, si rivolge a De Luca chiedendogli come giustificare tale affermazione, soprattutto considerando che il “campo largo” è un'espressione utilizzata anche dalle persone comuni, come ad esempio quando si parla di una vasta gamma di opinioni o di un'ampia gamma di persone che condividono un certo punto di vista.
Schianchi fa notare che De Luca, come presidente della regione Campania, è un politico di grande esperienza e che non è facile comprendere come possa considerare l'espressione “campo largo” come bizzarra. Inoltre, l'autrice si chiede se De Luca abbia mai cercato di comprendere il significato di tale espressione tra la gente, o se abbia semplicemente deciso di utilizzarla come un modo per differenziarsi dalle altre persone.
L'autrice conclude l'articolo affermando che l'utilizzo di un termine come “campo largo” può essere un segnale di distanza tra il mondo politico e il mondo reale, e che è importante che i politici cercino di comprendere il linguaggio e le espressioni utilizzate dalle persone comuni, piuttosto che limitarsi a utilizzare espressioni strane per distinguersi.
Inoltre, Schianchi fa notare che l'utilizzo di tale espressione può anche essere un segnale di snobismo, ovvero di un atteggiamento di superiorità nei confronti delle persone comuni. Infatti, l'utilizzo di un termine come “campo largo” può essere visto come un modo per dire “io sono più intelligente e più sofisticato di te, e non capisco perché non capisci cosa sto cercando di dire”.
In sintesi, l'articolo di Schianchi è un'appassionata critica alla frase “campo largo” utilizzata da De Luca, e al tentativo di distanziarsi dalle persone comuni utilizzando un linguaggio complesso e snob. L'autrice sostiene che è importante che i politici siano in grado di comunicare con le persone comuni, utilizzando un linguaggio chiaro e comprensibile, e che l'utilizzo di espressioni strane come “campo largo” può essere un segnale di distanza e di snobismo.