Schlein: “Un seggio permanente all'Onu per l'Ue, non a un suo Paese membro”
Il leader politico Schlein afferma che l'Unione Europea dovrebbe avere un seggio permanente all'Onu, non un paese membro, seguendo l'esempio di Aldo Moro che firmò il trattato di Helsinki. Afferma che il governo italiano non è all'altezza della tradizione diplomatica e di costruzione di percorsi di pace del paese, come dimostrato dagli eventi in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Rileva che l'attacco all'esercito israeliano alla missione Unifil è un attacco al multilateralismo e all'Italia.
Afferma che è necessario esigere un cessate il fuoco immediato e un massimo sforzo diplomatico e politico per porre fine al massacro inaccettabile a Gaza. Richiama le parole di Romano Prodi affermando che “chi attacca l'Onu attacca il mondo”. Sottolinea l'importanza di una maggiore integrazione e condivisione all'interno dell'Unione Europea per farla sentire come un'unica voce sulla scena internazionale.
Accenna alla storica del passato, come gli accordi di Helsinki e il ruolo dell'Unione Europea in tale contesto, per sottolineare l'importanza di un maggiore protagonismo italiano in materia di pace e diplomazia. Altre forze politiche di opposizione, come le istanze per un riforma della governance e un maggiore coinvolgimento dell'Unione Europea in materia di sicurezza e difesa, sono state menzionate come parte di questo esperimento.
