Se a novembre vincerà Trump, Meloni cambierà posizione in pochi minuti
Ancora una volta, all'indomani del voto, i giornali italiani esultano per il ritorno del bipolarismo. Che lo facciano Giorgia Meloni e la destra è comprensibile: dal 1993 in poi questo sistema ha proiettato a Palazzo Chigi estremisti e populisti sempre più impresentabili, che ai tempi del proporzionale non avrebbero potuto ambire nemmeno alla guida di un consiglio comunale. È invece patologico che a farlo, nelle loro interviste e nei loro editoriali, siano quegli stessi leader e commentatori di sinistra i quali, nelle pagine accanto, lanciano preoccupati allarmi per le sorti della democrazia e l'incombente deriva autoritaria. Senza mai lasciarsi nemmeno sfiorare dal sospetto che la favola parli proprio di loro.
Non infliggerò dunque al lettore di questa newsletter il riassunto…