Se il democratico cileno Boric partecipa alla demonizzazione di Israele (di P. Battista)
Certo, esultiamo per il giovanissimo presidente cileno Gabriel Boric che ha battuto l’orrido seguace di Pinochet, intoniamo El pueblo unido, rifocilliamoci l’anima con gli Inti Illimani, un deferente e commosso saluto a Salvador Allende assassinato alla Casa Rosada. Poi però disperiamoci un po’ perché Boric il nuovo esige con infinita arroganza che gli ebrei cileni, che mai avrebbero votato per il candidato dell’estrema destra, prendano umilmente le distanza da Israele.
Lasciamoci pure afferrare dallo sgomento perché un giovane politico di sinistra debba dire castronerie sull’apartheid in Israele ed esorti al boicottaggio sistematico dei prodotti israeliani; chiediamoci ancora una volta perché un leader democratico debba tessere l’elogio dei tiranni e dei tagliagole che…