Sei anni fa il sequestro di Giulio Regeni, la madre: “Interessi con Egitto forti, ma servirebbe più coraggio”
Sono passati 6 anni dal 25 gennaio 2016, il giorno in cui di Giulio Regeni si sono perse le tracce. Sei anni dal suo rapimento, poco fuori dalla fermata della metropolitana di Dokki, al Cairo, al quale seguiranno gli interrogatori, le torture e l’uccisione. Da quel giorno le indagini sono andate avanti, nonostante la scarsa collaborazione del Paese di Abdel Fattah al-Sisi e i tentativi di depistaggio, e hanno individuato quattro presunti responsabili della sua morte che, però, proprio per la mancata iscrizione di domicilio più volte richiesta dai magistrati di Roma, non possono essere processati. Per questo, oggi, la famiglia del ricercatore di Fiumicello assassinato in Egitto torna a chiedere alle istituzioni che non ci si limiti al ricordo di Giulio, ma che si continui a fare…