“Sentirsi a casa”: la conquista dell'indipendenza non spezza il legame con la famiglia
“Zero regole, silenzio e totale autonomia: andare a vivere da soli è bello, se non fosse che… ammettiamolo, un po' ci dispiace tornare in una casa vuota e non avere mamma e papà intorno. E i nostri genitori come reagiscono al distacco? Ma soprattutto cosa ne è di quei gesti e momenti condivisi sotto lo stesso tetto?
I giovani italiani, in media, vanno a vivere da soli a 30 anni, un po' più tardi rispetto alla media europea. Ecco, io sono tra quelli che ci sono riusciti. Vivo la vita sentendomi un po' un'eroina, e allora è cambiata davvero la mia vita. Tutto l'arredamento, le spese, le preoccupazioni sono state nuove.
Ho iniziato facendo delle lavatrici a secco senza metterci il sapone, perché se ti dimentichi di fare la spesa, non mangi per esempio. Poter stare da solo, muto, a fissare il vuoto fino alle 10, non devi dar conto a nessuno. Alla fine, sei tu e ti manca la tua famiglia. Credo che a chiunque poi la famiglia manchi l'area di casa.
Mi manca vedere le partite del Napoli con papà e con mia madre. C'era questa routine, proprio si cenava e poi si stava insieme, io e lei a chiacchierare. Pensavo di mancare alla mia famiglia, e anche lei manca a me, anche se magari non lo ammetteranno mai.
Facciamo così, prendi il tablet e vediamo cosa penso realmente. C'è l'anteprima di un video con mio padre, te ne sei andata a vivere da sola prima o poi doveva succedere, ma devo dire la verità: se dovessi ritornare, per meno ammazzata, tornavi a casa dal lavoro, dovevo prepararti la cena, la tua presenza ingombrante. Non ne parliamo proprio, e poi non facevi più neanche il tifo per il Napoli.
Posso andare in Baglio senza ti, una volta. È un video di mia madre che mente spudoratamente dicendo che papà ha una corazza che deve difendere. Ma sono sicuro che gli manco. Poi, dopo mi richiama e dice: “Hai visto il video? Non ci penso a queste cose”. E allora, perché non glielo chiediamo? “Hai mentito, dici la verità”. Certo che vi manchi.
Ci mancherebbe che non mi mancasse. Era una dolce presenza ingombrante. È stato proprio questo che all'inizio mi mancava, maledettamente. Il carao che le facevo fare, ci divertivamo un sacco. È brutto trovare la casa vuota, questo sì, è bruttissimo. Però è anche giusto. Però è bruttissimo anche quando siamo insieme.
Gesto così, ci mettevamo fuori dal balcone e ci facevamo questa chiacchierata sotto le stelle. Però non ti sei ricordata che io la notte ti venivo a salutare, ti volo sempre a dare un bacio. Ah, è vero. Vabbè, non sempre, però vabbè, ti manca.
Ven a vedi concerti poco, la certezza, la sicurezza che qualunque cosa possa succedere, basta una chiamata, una telefonata. Io arrivo, non ci vediamo, non ci sentiamo. La nostra, la mia buonanotte, ci starà sempre.”