Sergio Rizzo: “Siamo un paese narcotizzato, la casta non indigna più e la gente non va votare”. E spiega il titolo ‘Io so’ io’ del suo nuovo saggio
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Sergio Rizzo: “Siamo un paese narcotizzato, la casta non indigna più e la gente non va votare”. E spiega il titolo ‘Io so’ io’ del suo nuovo saggio

Sergio Rizzo: “Siamo un paese narcotizzato, la casta non indigna più e la gente non va votare”. E spiega il titolo ‘Io so' io' del suo nuovo saggio

“Io so' io”. È il titolo del nuovo saggio del giornalista Sergio Rizzo, che dopo il best seller La Casta scritto con Gian Antonio Stella, analizza sprechi e storture dei partiti politici italiani, ormai ridottisi a oliatissime macchine di potere e di clientela. Lo scrittore ha volutamente scelto una celebre frase pronunciata da Alberto Sordi nel film di Mario Monicelli, Il marchese del Grillo, a sua volta ripresa dal sonetto “Li soprani der monno vecchio” di Giuseppe Gioachino Belli (“C'era una vorta un Re cche ddar palazzo mannò ffora a li popoli st'editto: “Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo”, sori vassalli bbugiaroni, e zzitto”).
Ospite della trasmissione Uno, Nessuno, 100Milan, su Radio24, Rizzo spiega la scelta di quel titolo eloquente per dipingere il politico medio…

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