serracchiani: ‘sulla consulta blitz inaccettabile della meloni. inopportuno votare marini’
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serracchiani: ‘sulla consulta blitz inaccettabile della meloni. inopportuno votare marini’

E' pronto un'altra bruciante sconfitta per il Governo Meloni. Domani, e le altre forze di opposizione non parteciperanno al voto sul giudice della Consulta, fregando cosi' eventuali franchi tiratori (al Governo servono una dozzina di voti in più) e bloccando la mossa a sorpresa della maggioranza di eleggere Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di a Palazzo Chigi e autore della proposta di premierato.

La segretaria del Pd, Debora Serracchiani, ha definito la mossa come “inaccettabile” e “ennesima prova di una mentalità proprietaria della maggioranza del tutto intollerabile”. “È un tentativo inaccettabile”, ha detto Serracchiani, “perché veniamo da ben sette votazioni andate a vuoto. Per giunta l'improvvisa accelerazione sostituisce una posizione finora ben diversa della maggioranza che puntava alla scadenza degli altri tre giudici costituzionali per arrivare a dicembre a una votazione complessiva”.

Serracchiani ha anche criticato la mancanza di interlocuzione con le opposizioni sulla mossa, affermando che “la cosa più grave è proprio quella di aver appreso del blitz, come tutti, a mezzo stampa, senza neppure una telefonata a nessuna delle opposizioni”. “Certamente”, ha aggiunto, “soprattutto perché l'elezione dei giudici è un passaggio delicato e fondamentale di una legislatura, ed è stato sempre oggetto di dialogo tra le forze politiche di maggioranza e d'opposizione. Invece questa è l'ennesima prova di una mentalità proprietaria della maggioranza del tutto intollerabile”.

Il Pd sostiene la decisione di non partecipare al voto, insieme ad Avs, Iv e Più Europa, mentre i 5 Stelle hanno già annunciato che non parteciperanno all'elezione del giudice. Azione è in contatto con le altre opposizioni per valutare la posizione da prendere.

La mossa a sorpresa della maggioranza è stata criticata anche da altri, tra cui il capogruppo di Italia Viva, Lorenzo Fontana, che ha definito il blitz “una vera e propria gabbia” e ha chiesto di riprendere il normale corso delle votazioni.

La scelta di Marini come giudice della Consulta è stata criticata anche per il suo ruolo di consigliere giuridico di e per l'opposizione alla riforma del premierato, che egli ha proposto. “Effettivamente sarebbe ben strano che fosse chiamato a giudicare la riforma proprio colui che l'ha scritta”, ha detto Serracchiani.

La situazione si è fatta ancora più complessa con l'annuncio di Francesco Barbera, leader di Forza Italia, di decidere già il 12 novembre sui ricorsi di costituzionalità dell'Autonomia. La mossa di Meloni potrebbe essere vista come un tentativo di consolidare il suo potere nel Palazzo, ma Serracchiani ha definito la mossa come “un atto di debolezza” e “una mossa inopportuna e del tutto inappropriata”.

In sintesi, la situazione attuale è di un grave conflitto tra il Governo e le opposizioni, con il Pd e le altre forze di opposizione che si preparano a non partecipare al voto sul giudice della Consulta, bloccando la mossa a sorpresa della maggioranza. La decisione è stata criticata come “inaccettabile” e “ennesima prova di una mentalità proprietaria della maggioranza del tutto intollerabile”.

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