Uomo ucciso in agguato vicino Mosca: è un militare tornato dalla guerra in Ucraina
Un tragico episodio di violenza ha colpito la regione di Mosca, dove un militare russo di ritorno dal conflitto in Ucraina è stato ucciso da un aggressore che gli è stato alle spalle e gli ha aperto il fuoco dalla propria automobile. Il tragico evento è stato riferito da diversi media russi, tra cui il famoso sito web dell'opposizione Vashnie Istorii (Storie vere).
Secondo le fonti, l'uomo, identificato come Nikita Klenkov, era un militare russo tornato recentemente dal fronte ucraino e si trovava nel villaggio di Krasnogorsk, localizzato a circa 30 chilometri a sud di Mosca, quando è stato colpito. L'attentatore, identificato soltanto come un uomo adulto, è stato visto fermare la sua automobile sulla strada e sporgersene per aprire il fuoco contro Klenkov.
Secondo i rapporti, l'attentatore ha utilizzato un'arma da fuoco automatico per sparare decine di colpi contro l'uomo, che è crollato a terra gravemente ferito. L'aggressore, apparentemente, non sembra essere stato interessato a rapire o sequestrare l'uomo, bensì a ucciderlo. In seguito, l'attentatore è fuggito dall'auto, lasciando il corpo di Klenkov sul terreno.
Le cause dell'attentato non sono ancora chiare, ma trapela notizie che i servizi di sicurezza russi stanno indagando su possibili collegamenti con organizzazioni terroristiche. L'episodio ha suscitato shock e preoccupazione tra i residenti della zona e le autorità locali, che hanno promesso di garantire la sicurezza e la stabilità della regione.
Klenkov, che aveva raggiunto la metà degli anni venti, è stata descritto dai familiari e dai compagni di armata come un uomo coraggioso e devoto al paese, che aveva combattuto sulla frontiera del Donbass, nel nord-est dell'Ucraina. La sua morte rappresenterebbe un evidente omicidio politico, un'azione di violenza gratuita e gratuita che segna un'escalation nel clima di tensione che si era già manifestato in Russia in seguito all'invasione ucraina da parte delle truppe russiche.
L'omicidio di Klenkov segnerebbe un anniversario doloroso per la Russia, appena alcuni mesi dopo l'annessione della Crimea e la partecipazione diretta delle truppe russe al conflitto in Ucraina. La sua morte rappresenterebbe un'allarme per la crescente infiltrazione di violenza e aggressione nel paese, nonché un grave rischio per la vita e la sicurezza di tutti coloro che hanno combattuto per la patria.