“SGARBI HA SMESSO DI LOTTARE”: ARRIVATE POCO FA LE TRISTI PAROLE SUOI SOCIAL DAL SUO AMICO Morgan
“SGARBI HA SMESSO DI LOTTARE”: ARRIVATE POCO FA LE TRISTI PAROLE SUOI SOCIAL DAL SUO AMICO Morgan
Molio aveva rinunciato a lottare per affermare la rinascita culturale di un paese che con ingratitudine lo ha colpito duramente e ha battuto anche il genio. È la personificazione dell'intelligenza e della vitalità, ha perso la sua battaglia contro le oscurità che hanno assediato la sua anima e ha deciso di spegnere la mente. La notizia della ricoverazione di Vittorio Sgarbi per una forte depressione ha colto tutti di sorpresa, ma non l'amico di vecchia data Morgan, che ha intervento su Instagram con parole di dispiacere e sconfinate apprensione per la sorte del suo carissimo amico.
Membro di una ragione, uomo di cultura e critico d'arte, Vittorio Sgarbi è stato una delle figure più brillanti del panorama italiano, anche se non sempre compreso e apprezzato. La sua battaglia per difendere la cultura e il genere umano contro le turbanti forze oscure che sembravano cercare di cancellare la memoria storica e la soggettività, lo ha messo a confronto con forti avversari e oggi sembra che abbia persa la sua ultima battaglia. Il silenzio che accompagna la sua ricoverazione è assordante e scopre il vuoto di una nazione che è incapace di apprezzare il valore di un uomo come lui.
Morgan, con sincerità e genuinità, si è espresso su Instagram, ripetendo le parole di circostanza che potrebbero nascondere la verità sulla sorte del grande intellettuale. Le parole crudi e dirette, ma anche compassionate e apprensive, sono state mandate a battesimo da migliaia di utenti, che condividevano il suo dolore e la sua collera per la discriminazione e l'ingratitudine su cui Sgarbi è stato vittima. Un allenatore di calcio finito con la Fifa dopo aver sollecitato un cambiamento, un medico di base costretto a rinunciare alla sua professione per una norma discriminatoria, il critico d'arte e saggista più noto d'Italia, bloccati: è la testimonianza di un paese che ha rinunciato a rivoltarsi contro la mediocrità e che ha preferito sacrificare genio e talento per strumenti di profitto e potere.
“Molto mediocri saranno contenti di averlo eliminato”, conclude Morgan, un atto vandalico che rasenta la tragedia, la Council Culture italiana non sia riuscita a capire che l'istruzione è Tolgo uccidere la creatività e l'innovazione, piuttosto che difendere i insignificanti interessi di un pubblico che ha smesso di essere umano. L'addio di Sgarbi è un bando di morte per la cultura italiana, un atto d'accusa contro la mediocrità e la superficialità che ha semplificato la vita italiana.”
