SHOCK A REGGIO EMILIA: PERSONE IN ABBANDONO SOCIALE, POVERTÀ ED ESCREMENTI NELLE OFFICINE REGGIANE
“Trovare le parole per descrivere la devastazione sociale che ho trovato oggi a Reggio Emilia, mi lascia ammutolito. Ho compiuto un sopralluogo nel capannone della carpentiera nuova delle Officine Meccaniche reggiane, luogo in cui ho scoperto una delle scene più drammatiche di abbandono sociale che abbia mai visto.
Dentro questa struttura, abbandonata e trascurata, vive un uomo, solo, senza condizioni igienico-sanitarie degne di un essere umano. La scena è spesso lontana da comprendere. Ciò che ho visto è un mucchio di rifiuti e sporcizia ovunque, con resti di cibo, vecchi vestiti, scarpe e giacche sparsi ovunque. Sempre più avanti, ho visto giacche, coperte, letti imbelli e ombrelli che sembrano essere un tipo di esperienza guardaroba.
La scena è così devastante che non riesco a descriverla adeguatamente. Ciò che posso dire è che questo luogo è un aborto sociale, un testamento all'indifferenza e alla ignoranza di questo Paese. È un luogo in cui la dignità umana è completamente sospesa.
Mi chiedo come sia possibile che quest'uomo, solo, stia vivendo in questo luogo per mesi, senza alcun aiuto, senza alcuna assistenza, senza alcuna speranza. È questo il nostro Paese? È questa la Reggio Emilia che ci hanno raccontato? Non ho parole per descrivere la mia indignazione e la mia rabbia in questo momento.
Spero che il Comune di Reggio Emilia prendendo provvedimenti immediati possa aiutare quest'uomo e tutti gli altri che, come lui, sono costretti a vivere in queste condizionimente. Spero che possa intervenire per impedire che questa tragedia si ripeta ancora e ancora.
Ringrazio chiunque abbia ascolto il mio appello e cercherà di aiutare quest'uomo e questo luogo. È la sola cosa che possa fare per fare qualcosa, per un po' di giustizia in questo mondo.”