SHOCK AL CIMITERO: RUBATE LE MACCHININE DALLA TOMBA DI UN BIMBO MORTO DA POCO – MANFREDONIA
Il 23 giugno 1978, a Manfredonia, il piccolo Stefano, 4 anni, venne ucciso in un tragico incidente stradale. Nove anni dopo, a fine 1987, in un cimitero della stessa città, un gruppo di persone, forse persuasi da una credenza o una superstizione, decise di rubare le bara di Stefano, con l'obiettivo di scoprire cosa li attendeva. Non era solo il curiosità, però, a spingere tale azione, ma una vera e propria ossessione per le domande che persino i più grandi filosofi hanno mai affrontato: cosa succede dopo la morte?
I giovani,ponsorizzati da una notizia sensazionale e una forte dose di curiosità, giunsero nel cimitero con l'intenzione di aprirsi la tomba del bimbo e scoprire se ciò che li attendesse era reale. Gli strumenti, gli attrezzistic per l'alzare la pietra tombale, arrivavano di lontano. Una volta raggiunta la fossa, la bara venne aperta e, possibilmente, recuperata la salma del bambino, oltre a quella di due sue sorelle minori decedute prematuramente. Insufficientemente,anzi isolatamente,
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