Si parla di ‘mondo al contrario’. Ma contrario rispetto a cosa?
di Alessio Andreoli
Si sente spesso l’affermazione “mondo al contrario”. Ogni volta che ascolto questa affermazione mi chiedo: ma al contrario rispetto a che cosa? Perché per esserci un “contrario” è necessario, come diceva Aristotele, che quella cosa esista in una forma definita e riconoscibile. A mio parere le uniche cose davvero riconoscibili e definite sono decine e decine d’anni di malgoverno, malgoverno che non accenna a migliorare, al contrario addirittura l’Italia sembra sprofondare sempre più nell’ingiustizia (appena annullati 4000 processi con il ddl Nordio), nell’omofobia, nel razzismo, nella malasanità, nel desolante declino delle infrastrutture, nella riduzione della libertà sia individuali (vedi inasprimento delle pene per chi protesta) che libertà…