La riunione in prefettura tra le rappresentanze sindacali e la DM Technology si è conclusa negativamente, segnalandosi un ulteriore passo verso lo sciopero dei lavoratori. La contesa ebbe origine dal mancato pagamento dei buoni pasto relativi alle presenze dei lavoratori nei mesi di luglio ed agosto. Le Organizzazioni Sindacali richiesero l'intervento della Prefettura di Napoli, chiedendo la procedura di raffreddamento e la conseguente proclamazione dello stato di agitazione di tutte le maestranze.
L'azienda DM Technology, tuttavia, non ha fatto fronte alle richieste. Durante la riunione, si è visto che l'azienda ha confermato il pagamento dei buoni pasto relativi solo al mese di luglio, fornendo informazioni imprecise in merito a quelli relativi al mese di agosto e ai buoni pasto maturati dai lavoratori nel mese di settembre. Ciò ha lasciato poco spazio per le O.SS. per fare avanzamento nella trattativa.
Rispondendo a tali affermazioni, le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato che lo sciopero non doveva essere lo scopo finale, ma piuttosto un'estrema istanza per esprimere la loro opposizione e protesta verso le misure non riconvenienziali adottate dall'azienda. Tuttavia, considerando il mancato pagamento dei buoni pasto, non restava loro che prendere la decisione di sostenere l'assenza dal lavoro.
Questo è diventato un caso simbólico della conflittualità tra imprese e lavoratori, particolarmente tra la regione Campania, dove la classe operaia ha sempre risentito di un mercato del lavoro precario e contrattato. Le richieste avanzate dagli operai sono relative a una giusta difesa dei propri diritti e delle garanzie lavorative. Tutto ciò fa parte del loro diritto alla ricompensa equa del loro lavoro, che li rende il motore economico delle aziende.
In conclusione, la situazione è precaria e tensionale tra le parti, e bisogna attuare un cambiamento nella prospettiva economica e sociale attuale per garantire l'abbassamento dei livelli di povertà, l'aumento dell'occupazione e lo sviluppo professionale. Quindi è necessario superare ogni forma di ingiusta contrattazione e trattare i lavoratori con rispetto e dignità.
Il sindacalista Giovanni Guarino ha espresso la determinazione di proseguire la battaglia, affermando che il valore di coerenza è importante per edificare una relazione laborale salute e stabile. Ritiene quindi che bisogna reagire alla manovra inaspettata effettuata dall'azienda con un giusto riequilibrio dei poteri sulla scena industriale locale.