Siccità in Basilicata, studenti e cittadini protestano: “Basta veleno, non ne possiamo più”
Nella regione della Basilicata, gli studenti e i cittadini stanno protestando contro la crisi idrica e le condizioni delle acque potabili nella zona. La protesta è contrassegnata da frasi come “Basta veleno, non ne possiamo più”, esprimendo la grande frustrazione e preoccupazione per la qualità dell'acqua presente nel bacino idrico del Basento.
In Basilicata, come in molte altre parti del Sud Italia, si registra un grave problema di siccità. La regione è uno dei principali produttori di acqua potabile nel Paese, ma l'11% delle abitanti, ovvero 140.000 persone, deve ancora bere acque raccolte nel fiume Basento, un corso d'acqua che ha subito un grave inquinamento nel corso degli anni.
Gli studenti e i cittadini lucani richiedono che il presidente della Regione ritorni sui propri passi e lavori per migliorare la qualità delle acque potabili. Ad esempio, criticano la mancanza di funzionamento di un depuratore situato all'interno del bacino della diga di Genzano, dove l'Acquedotto Lucano chiede la quota di depurazione anche se l'impianto non funziona correttamente.
La situazione è ritenuta assai critica, non solo a causa dell'inquinamento, ma anche per l'assenza di ogni forma di preoccupazione da parte degli enti responsabili. Si lamenta la mancata attenzione verso le risorse idriche e l'attività inquinante operata dall'Acquedotto Lucano.
Gli studenti in piazza urlano che la regione regala tutto agli altri, rinunciando ai propri bisogni. La situzione è degna di nota, visto che ci sono molte sorgenti d'acqua minerale nella zona e che l'Acqua minerale, in genere, non è molto comune. La piazza è ripiena di studenti che urlano e applaussano contro la situazione, invitando il presidente a prestare attenzione e a lavorare per un futuro più promettente per la regione e per i suoi abitanti.
