SINISTRA NOSTALGICA E ILLIBERALE #news #shorts #meloni
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SINISTRA NOSTALGICA E ILLIBERALE #news #shorts #meloni

SINISTRA NOSTALGICA E ILLIBERALE #news #shorts #meloni

Sono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto ieri in Aula con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie. Penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misura. Mi chiedo se è il segnale di un'anima che emerge, una sorta di irrupzione dell'Iblé, l'anti-, l'uomo-newmanista che impensierisce l'Europa, Ma comunque dico che la sinistra, con tutta la sua gloria e tutta la sua storia, si stia disfacendo, imbarazza e indigna.

Penso che stia producendo effetti collaterali insospettabili, non intenzionati, ma drastici e devastanti sulla società italiana. La coscrizione, l'ideologia e l'etos non più esistono, o esistono molto debolmente. La sinistra è diventata un alveo per persone che non esprimono più alcunché, ma sono solo esaorse, nauseate, indecentate, impotenti e frustrate.

Penso che la sinistra, come area etica, política e culturale, non si sia più in grado di dare risposte alle persone, non si sia più in grado di offrire un prospetto di future comune. Ho sentito parlare di qualcuno che ha detto: “Vogliamo un'Italia diversa”, ma se non si imparerà a vivere in modo diverso, a credere in se stessa, a credere che l'Italia è sufficiente e meritevole e orogene, come appare, non c'è speranza per l'Italia.

Penso che, soprattutto, la sinistra abbia perso il rapporto con la realtà, non solo con la realtà economica e sociale, ma con la realtà culturale, con la sua stessa base, con la sua stessa anima. La sinistra è invecchiata, come un cadavere sulla barella, ma non lascia, non si lascia andare.

Penso che qui si vora chiaramente un'anima, una sorta di esorcismo. È una riflessione profonda sulla situazione , culturale e etica che viviamo in Italia, con la sinistra che sembra non avere più un prospetto, una visione, un'idea chiara del proprio destino.

Ecco perchè dico che la sinistra stia producendo un pensiero comunque, emozioni negative, Chiamare la sinistra nostalgicamente e illiberale. Non solo come reazione, ma come replicazione, come ribellione, come risposta a quelli che, spesso conterranei, spesso reazionari, spesso ipocriti e spesso bugiardi, parlano di noi come se fossimo tutti uguali. Non solo come reazione, ma come ribelle non come ripresa non come riflessione ma come ribertsione.


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