Skin: «Stavo per sciogliere gli Skunk Anansie, poi è tornata la scintilla. Oggi in America si vive con l'ansia, combatto contro il fascismo generazionale. Mia figlia? Mi ha fatto diventare più adulta»
Brooklyn, quartiere di Greenpoint. Skin vive qui con la moglie ed è proprio nel parco vicino a casa che mi dà appuntamento, tra coffee shop fighetti e studi di avvocati polacchi: gentrificazione e vecchia immigrazione, un mix tipico di molte zone di New York. È appena rientrata negli Usa dalla prima parte del tour, una trentina di date europee quasi tutte sold out che hanno anticipato l’uscita del nuovo disco in studio degli Skunk Anansie, The Painful Truth, prevista per il 23 maggio. Altre date seguiranno in estate (in Italia tornerà a luglio) comprese alcune ad agosto ospiti degli Smashing Pumpkins. Sarebbe facile etichettare tutto con la nostalgia, se non fosse che Skin e la band sono quanto di più lontano da gente abituata a guardare indietro più che avanti. Non solo, basta…