Slow Food lancia i 10 punti per il G7 agricoltura, c'è anche l'educazione alimentare nelle scuole
Ecco la riscrittura del testo in italiano, mantenendo la struttura e il contenuto originale:
“Slow Food lancia i 10 punti per il G7 agricoltura, con un'attenzione particolare all'educazione alimentare nelle scuole. In questo mondo, quasi un miliardo di persone non ha accesso regolare al cibo, mentre nel nord del mondo, quasi lo stesso numero soffre di patologie legate a una nutrizione o regimi alimentari sbagliati. Noi abbiamo elaborato un decalogo di 10 punti concreti per lavorare sulla trasformazione del sistema alimentare globale, tra cui l'allevamento alternativo a quello industriale intensivo, l'utilizzo sostenibile della plastica, la pesca sostenibile e la promozione della biodiversità.
La prospettiva che emerge da questi 10 punti è quella di un'altra idea di mondo, di un sistema alimentare globale che garantire la sovranità alimentare a tutti i popoli del pianeta. La Slow Food ritiene che l'educazione sia la chiave per cambiare il sistema alimentare, quindi ha lanciato un appello per garantire l'educazione alimentare a tutti i bambini e bambine d'Italia, insegnandola in tutte le scuole.
L'educazione alimentare deve essere un'educazione a 360°, che non si focalizza solo sugli aspetti nutrizionali, ma che parte dall'orto scolastico, arriva alla mensa e passa per la filosofia, l'arte e la geografia. Questo approccio è fondamentale per comprendere il ruolo degli artigiani e dare priorità al sostegno ai produttori agricoli di piccole e medie dimensioni, alle comunità di pescatori e ai diritti e dignità di questi produttori.
Il nostro obiettivo è quello di cambiare paradigma e trovare un modo armonico di integrare le attività umane con gli ecosistemi che ci ospitano. Per questo, abbiamo scelto il claim “We are Nature” (Siamo natura) per il nostro evento Salone del gusto, sottolineando la nostra connessione con la terra e la necessità di percepirsi come parte di un tutto che ci include.
In sintesi, la Slow Food sostiene che il sistema alimentare globale deve essere basato sulla sovranità alimentare, sulla biodiversità, sulla sostenibilità e sulla dignità delle comunità. La nostra idea è che il cambiamento inizia dalla trasformazione delle nostre pratiche alimentari e della nostra consapevolezza dei rapporti tra l'uomo e la natura.”
