“Soldi in istruzione e ambiente, non in armi”: studenti in piazza a Roma per lo sciopero del clima
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“Soldi in istruzione e ambiente, non in armi”: studenti in piazza a Roma per lo sciopero del clima

“Soldi in istruzione e ambiente, non in armi”: studenti in piazza a per lo sciopero del clima

“Ecco il messaggio dei giovani romani: “Soldi in istruzione e ambiente, non in armi”. È cosa difficile, anzi impossibile, ascoltare la loro voce, quella dei giovani, che si esprimono per lo sciopero per lo scioglimento del clima, per la transizione ecologica e per la giustizia climatica. La crisi ambientale è una situazione di emergenza globale che richiede azioni immediate e decisive.

Gli studenti, insieme ai giovani di tutta Italia, protestano contro la di , che, a loro giudizio, sta spendendo troppo in armi e troppo poco in istruzione e ambiente. La crisi climatica è una minaccia che coinvolge tutto il pianeta e richiede una risposta unitaria e urgente. I giovani non si fanno condizionare dalle divisioni politiche e geostrategiche, ma si alleano across i confini per lottare per un futuro sostenibile.

Ma i giovani non solo si concentrano sull'ambiente, ma anche sulla lotta per la giustizia sociale e contro l'imperialismo. Astridili lamenta la situazione drammatica in cui versa il popolo palestinese, vittima di colonizzazione, occupazione e repressione. L'Italia, come Stato, ha il dovere di difendere i diritti umani e di non sollevare lo stendardo della condotta assai poco edificante del governo israeliano. Gli studenti non si acquiescono alla repressiva e crudele che si sviluppa giorno dopo giorno, portando alla destabilizzazione della società e alla repressione della libera espressione dei diritti civici.

I giovani si esprimono per la libertà di manifestazione pacifica e contro la legge 1660, che rende il nostro Stato uno stato di polizia. La repressione non è solo in piazza, ma è una pratica cronica che condiziona la vita di molti e gli studenti denunciano la mistificazione giuridica che caratterizza la legge appena approvata. La loro richiesta è quella di un cambiamento radicale, di una rotta delicata nella lotta per il clima e per la giustizia sociale, senza più futuro per la guerra e per l'imperialismo, ma per la pace, la giustizia e la fraternità tra gli uomini e le donne del pianeta.”


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