SPINGE LA MOGLIE MALATA NEL FIUME E LA UCCIDE: HA CONFESSATO TUTTO AI CARABINIERI. DRAMMA A CHIETI
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SPINGE LA MOGLIE MALATA NEL FIUME E LA UCCIDE: HA CONFESSATO TUTTO AI CARABINIERI. DRAMMA A CHIETI

SPINGE LA MOGLIE MALATA NEL FIUME E LA UCCIDE: HA CONFESSATO TUTTO AI CARABINIERI. DRAMMA A

Il 26 dicembre 2021, la vita di Angelo Bernardone, 77 anni, prese un'urgenza tragica quando convinse e spingò la moglie, Maria Rita, 72 anni, da un dirupo lungo la provinciale 216 tra Casalbordino e Atessa, gettandola in fiume Ocente. La donna, affetta da demenza vascolare e Alzheimer, non riuscì a parare il doppio impatto della caduta e precipitò di più di 10 metri, morendo sul colpo.

Nonostante i soccorsi arrivati sul posto, compreso un elicottero del 118, non furono in grado di salvare la vita di Maria Rita, in quanto il danno était causato era troppo grave.

Dopo il delitto, Angelo Bernardone tornò a casa e confessò ai suoi figli ciò che aveva appena fatto. Poi, si consegnò alla polizia dei Carabinieri, affermando di aver spinto la moglie a causa di un litigio. L'inquisizione successiva rivelò che è stato un gesto premeditato e deliberato, con una precisa volontà di uccidere.

Il processo si protrasse per due anni, fino al 19 ottobre 2023, quando la sentenza di condanna definitiva fu pronunciata dalla Corte d'Assise di Lanciano. La pena comminata a Bernardone fu quella di 14 anni di reclusione. L'avvocato di Bernardone non presentò ricorso in Cassazione, accettando la sentenza.

La tragica vicenda, che ha lasciato la comunità di Casalbordino profondamente scossa, ha sollevato accuse di Frontieri e di omissioni per parte della famiglia e dell'area territoriale. Per gli amici e conoscenti dell'omonimo paese, la notizia ha prodotto un'ondata di shock e di costernazione, impossibile da superare.


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