Stefano Argentino, un altro fallimento per le istituzioni?

Stefano Argentino, un altro fallimento per le istituzioni?

Stefano Argentino, un altro fallimento per le istituzioni?

Il criminologo Michel Maritato commenta il caso di Stefano Argentino, affermando che “lo Stato ha perso ancora una volta” a causa di falle sistemiche che si ripetono. Secondo Maritato, il Codice Rosso non è stato applicato correttamente e lo Stato è in ritardo nel reagire ai fenomeni di violenza, che si diffondono più velocemente di quanto lo Stato sappia reagire.

Maritato sostiene che l’inclusione è necessaria, ma deve essere controllata. Critica la chiusura dei manicomi in Italia, avvenuta tramite una legge che non vuole nominare, e afferma che non c’è stata una preparazione adeguata per i ragazzi adolescenti e preadolescenti, che non conoscono più i diritti e doveri.

Il criminologo afferma che lo Stato ha perso perché non ha un approccio adeguato alla violenza e alla devianza, e che ci sono zone d’Italia in cui vigono società matriarcali e altre in cui vigono società patriarcali. Inoltre, critica la mancanza di educazione civica nelle scuole e la chiusura dei manicomi, che ha portato a non avere un controllo sufficiente sulle persone affette da patologie psichiatriche.

In sintesi, Maritato sostiene che lo Stato ha perso a causa di una serie di errori e omissioni, tra cui:

* La mancata applicazione corretta del Codice Rosso
* La chiusura dei manicomi senza una preparazione adeguata per le persone affette da patologie psichiatriche
* La mancanza di educazione civica nelle scuole
* La presenza di società matriarcali e patriarcali in diverse zone d’Italia
* La mancanza di controllo sulle persone affette da patologie psichiatriche.


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