Stellantis: licenziamento per 97 dipendenti Trasnova. Elly Schlein arriva fuori lo stabilimento
Questa mattina, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha incontrato i dipendenti della Trasnova, in presidio permanente da giorni all'esterno del varco merci dello stabilimento Stellantis di Pomigliano. I lavoratori, che sono stati lavoratori esternalizzati da anni, hanno ricevuto le lettere di licenziamento per 97 operai poco prima dell'arrivo della segretaria. “Non possono essere i lavoratori a pagare la crisi di questo settore”, ha dichiarato la Schlein. “Se salta l'indotto, salta tutto. Il ministro ci rassicura, Stellantis ci rassicura, eppure sono arrivate le procedure di licenziamento”.
La Schlein ha condannato la decisione di licenziare 97 operai, accusando il governo di non aver fatto abbastanza per proteggere gli interessi dei lavoratori. “Questi lavoratori e queste lavoratrici sono quelli che tengono in piedi il nostro paese. Non si possono lasciare 400 famiglie per strada, soprattutto prima di Natale”.
I lavoratori hanno espresso la loro determinazione a lottare per il loro posto di lavoro e hanno chiesto di bloccare immediatamente la procedura di licenziamento. “Noi non vogliamo la cassa integrazione, non vogliamo nulla. Vogliamo lavorare”, hanno detto. La Schlein ha chiesto al governo di intervenire e di bloccare la procedura di licenziamento, accusando il ministro Urso di non avere preso le misure necessarie per proteggere gli interessi dei lavoratori.
La Schlein ha anche chiesto di istituire un tavolo sull'automotive, su Stellantis, per discutere della situazione e delle possibili soluzioni. “Non possono essere i lavoratori a pagare la crisi di questo settore. Se salta l'indotto, salta tutto. Abbiamo il timore che questo sia il chiaro segnale di un antipasto che colpisce prima l'indotto per poi vedere chiudere la produzione in questo paese”.
La Schlein ha anche ricordato che la chiusura di Stellantis non sarebbe solo un problema per i lavoratori, ma anche per tutta l'economia italiana, poiché l'indotto si basa sulla produzione automobilistica. “Non c'è più niente da dire, va a casa, hai vergogna di dirlo, capito? È una cosa inaccettabile”.
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