Stewart Copeland a Milano ha preso i Police e li ha stravolti per bene
«Queste canzoni sono state scritte in gran parte da un certo Gordon Matthew Sumner» dice Stewart Copeland da dietro i tamburi sul palco del Teatro degli Arcimboldi, «e analizzando le musiche e i testi devo dire…», fa un bel sospirone e china la testa, « che quell'uomo è un genio». Ha passato gli anni dei Police a litigare con Sting, gli ha pure rotto una costola nei camerini dello Shea Stadium per aver osato sfogliare la sua copia del New York Times, ma nella tappa conclusiva del breve tour italiano in cui il batterista si esibisce nella rilettura per orchestra del repertorio della band, per il principale autore di quei pezzi ci sono solo parole al miele. Così come per Andy Summers, il terzo Police, nominato il quale Copeland constata che negli applausi del pubblico c'è…