Sting a Napoli suona per i ragazzi del carcere di Secondigliano | Userà la chitarra fatta coi resti dei barconi
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Sting a Napoli suona per i ragazzi del carcere di Secondigliano | Userà la chitarra fatta coi resti dei barconi

Sting a suona per i ragazzi del carcere di Secondigliano | Userà la chitarra fatta coi resti dei barconi

 

Quando Sting arriverà a riceverà la prima chitarra realizzata dai maestri liutai del progetto Metamorfosi e dai detenuti di Secondigliano. Sting mantiene dunque la parola data a padre Antonio Loffredo, l'ex parroco della Basilica del Rione Sanità che una sera a cena gli raccontò le iniziative della Fondazione San Gennaro. Parlarono della formazione dei detenuti, la realizzazione di rosari, ostie e anche del laboratorio del legno da cui uscivano i violini. Sting sembrava incredulo, stando ai racconti di chi c'era: “Dalle barche nascono strumenti funzionanti? Va bene allora vengo e ve li suono”. Una promessa un debito. 

 

Sting riscrive Fragile, uno dei suoi più celebri pezzi dedicato al giovane inerme Ben Linder, ucciso dai Contras in Nicaragua, in una versione dal…

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