La serie TV “Avetrana – Qui non è Hollywood”, ispirata all'omicidio di Sarah Scazzi, sarà ora trasmessa più tardi di previsto sulla piattaforma Disney+. Il Tribunale di Taranto, infatti, ha disposto la sospensione cautelare della messa in onda, accolto il ricorso presentato dal sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi.
Il primo cittadino dell'associazione Il sindaco Iazzi era preoccupato per l'uso del nome della città nel titolo, temendo che la serie potesse diffamare la comunità locale,already colpita dalla tragica vicenda del 2010. I legali di Iazzi hanno sostenuto che il titolo della serie potrebbe collegare negativamente Avetrana al caso di cronaca nera, presentandola come un comune criminosa e omertosa. Questa rappresentazione, secondo il sindaco e i suoi avvocati, è ingiusta e dannosa, poiché la comunità ha sempre cercato di dissociarsi dall'evento, nonostante la copertura mediatica che ha colpito duramente il paese.
Il sindaco Iazzi e i suoi sostenitori temono che l'immagine della città venga compromessa ulteriormente e che la serie esacerbasse i pregiudizi nei confronti di Avetrana. Secondo loro, la comunità ha già sofferto a causa dell'attenzione mediatica legata all'omicidio e temono che la serie possa esacerbare la situazione.
Il Tribunale ha deciso di bloccare temporaneamente la diffusione della serie, stabilendo che la produzione potrà essere ripresa solo se il titolo viene modificato, eliminando il riferimento diretto ad Avetrana. Il giudice Antonio Attanasio, che ha emesso il provvedimento, ha anche fissato un'udienza per il 5 novembre, in cui le parti coinvolte discuteranno ulteriormente la questione.
La serie, diretta dal regista pugliese Pippo Mezzapesa, avrebbe dovuto raccontare l'omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nell'agosto del 2010. Per questo delitto, la cugina della vittima, Sabrina Misseri, e la zia, Cosima Serrano, sono state condannate all'ergastolo. Michele Misseri, marito di Cosima e padre di Sabrina, è stato condannato per concorso nella soppressione del cadavere, ma attualmente è un uomo libero, avendo scontato la sua pena.
La decisione del Tribunale potrebbe portare a una modifica del titolo della serie, rendendo il progetto più accettabile per la comunità e i suoi rappresentanti. Tuttavia, è ancora presto per stabilire come si svilupperà la situazione. Per ora, la serie rimane bloccata e non sarà trasmessa come previsto su Disney+.