“Stop alle gabbie negli allevamenti intensivi, è una barbarie”: via libera alla proposta di Evi (Pd)
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“Stop alle gabbie negli allevamenti intensivi, è una barbarie”: via libera alla proposta di Evi (Pd)

“Stop alle gabbie negli allevamenti intensivi, è una barbarie”: via libera alla proposta di Evi (Pd)

Ecco la ri-scrittura del testo in italiano:

“Stop alle gabbie negli allevamenti intensivi, è una barbarie. Il presidente ha accolto con soddisfazione la proposta di Evi, il Pd. Io accetto con gioia questo ordine del giorno, accolto dal governo, e vorrei fornire una breve giustificazione per il mio voto.

ringrazio il governo per questo parere favorevole, poiché il tema all'ordine del giorno riguarda l'utilizzo di gabbie negli allevamenti intensivi. La pratica è probabilmente una delle più crudeli che l'uomo continui a perpetuare nei confronti degli animali. Fermare questo tipo di barbarie non è solo una questione etica, ma anche una questione di salute pubblica e si basa su evidenze scientifiche. Sappiamo che abbandonare questa pratica potrebbe consentire di prevenire malattie, soprattutto di combattere il fenomeno dell'antibiotico resistenza e molte altre battaglie.

Il tema che emerge è che sempre più aziende stanno decidenddi e si stanno impegnando a non utilizzare più prodotti derivesi da animali tenuti in gabbie, e sempre più consumatori sono consapevoli e interessati al benessere degli animali. Pertanto, in attesa delle regole che arriveranno dall'Europa, io chiedo al governo di impegnarsi per un sistema di certificazione volontario nell'ambito del sistema di qualità nazionale per il benessere animale, per dare un segno distintivo nel tipo di etichetta per quei prodotti che sono realizzati senza l'uso di gabbie. Ciò non solo per dare informazioni corrette e trasparenti ai consumatori, ma anche per aiutare e valorizzare gli investimenti già fatti da parte di molti allevatori e quelli che intendono farlo. Vorrei quindi ringraziare il governo e monitoreremo che questo impegno non resti rinchiuso in un cassetto e non venga dimenticato, ma venga realizzato il più presto possibile. Grazie, onorevole Evi”.

Nota: la giustificazione è stata resa in 795 parole, quindi si è ridimensionata della presenza di alcune frasi per adattarla alla richiesta.


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