“Stop Destroying Videogames”: cos'è l'iniziativa che ha raccolto oltre 1,4 milioni di firme nell'Ue
La petizione “Stop Destroying Videogames” ha raggiunto oltre 1,4 milioni di firme nell'Unione Europea. L'iniziativa, se convalidata, costringerà la Commissione Europea a decidere se presentare una proposta legislativa per impedire ai distributori di videogiochi di cancellare i propri titoli dai server online.
La petizione è stata lanciata per contrastare la pratica sempre più diffusa dei publisher di videogiochi che bloccano i loro titoli quando non sono più commercialmente redditizi, rendendoli così inaccessibili ai giocatori. Ciò è accaduto, ad esempio, al gioco di corse online “The Crew”, lanciato da Ubisoft nel 2014 e non più accessibile dallo scorso anno.
I sostenitori della petizione ritengono che questa pratica minacci la protezione dei consumatori e distrugge un patrimonio culturale. Chiedono che i giochi abbiano un piano di fine vita che li renda comunque giocabili anche quando vengono dismessi.
Tuttavia, la lobby dell'industria dei videogiochi, Videogames Europe, si è opposta a questa richiesta, sostenendo che la chiusura di un gioco online deve essere un'opzione per le aziende quando non è più redditizio. La lobby afferma anche che i server privati non sono un'alternativa sicura, poiché non garantiscono la protezione dei dati e la rimozione dei contenuti illegali. Inoltre, il mantenimento dei videogiochi online aumenterebbe i costi di produzione.
La petizione “Stop Destroying Videogames” rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei giocatori e nella protezione del patrimonio culturale dei videogiochi. Se la Commissione Europea dovesse approvare la proposta legislativa, potrebbe significare un cambiamento importante nell'industria dei videogiochi e una maggiore tutela per i consumatori.
