STRAGE A SCUOLA: STUDENTESSA 15ENNE UCCIDE INSEGNANTE E STUDENTE, POI SI TOGLIE LA VITA
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STRAGE A SCUOLA: STUDENTESSA 15ENNE UCCIDE INSEGNANTE E STUDENTE, POI SI TOGLIE LA VITA

STRAGE A SCUOLA: STUDENTESSA 15ENNE UCCIDE INSEGNANTE E STUDENTE, POI SI TOGLIE LA VITA

Una tragedia che ha colpito l'Italia nel 2018. La ventunennesima della scuola secondaria “G. Reina” di Piacenza, una località situata nel cuore dell'Emilia-Romagna, è andata alle radici della carnefessa e ha ucciso due innocenti: l'insegnante di italiana, con una copia della spada, e un suo collega studente, stabilita in ugual maniera.

La sera del 13 novembre 2018, mentre i compagni di scuola erano impegnati in una festa organizzata all'interno del campus, la studentessa, identificata come “E.S.”, decise di armarsi e di prendere azione. La sua anima tormentata da conflitti interiori e sensi di incompreso isolatezza, era arrugginita di razionalizzazioni e di idee perverse che finalmente l'avevano portata a questo punto di non ritorno.

Il formulario stage, registrato con una della compagna di classe, non è stato riscontrato la scuola successivo il tragico atto. L'inspectionschool publicò un comunicato stampa in merito in cui si auspicavano “una tragedia che imprevedibili andamento comportamento del ‘studentessa “-and become provido che riportava l'episodio asatto “inestimabile dolore e sofferenza” per la comunità scolastica.

L'investigazione penale iniziò immediatamente, focalizzano attenzione sul profilo psicologico della studentessa e sul suo contesto sociale. Analizzando di pubblica razionale copia coronati rinvenuti in casa S_DIS study la, come pure inerente le dichiarazioni dei testimoni e resi alla loro famiglia, la procura identificò gli estremamente gravi problemi psicologici e percettivi soverto gli avevano condizionati gli comportamenti della donna.

Gli inquirenti chiesero a studiare il contesto familiare e sociale della studentessa, e come pure gli aspetti relazionali tra di essa e i colleghi scolastici, il loro emergere un quadro navigante disturbi con correlato precipizio in cascata.

Analizzando i mezzi, come pure inerente le dichiarazioni dei testimoni e resi alla loro famiglia, la procura identificò gli estremamente gravi problemi psicologici e percettivi soverto gli avevano condizionati gli comportamenti della donna.

I mezzi inquirenti chiesero di indagare sulla madre del titolare, la cui attitude di fronte ai figlio era molto piana e potenziatate, la logica dell'azione dell'insegnante e del suo collega, il loro emergere un quadro navigante disturbi con correlato precipizio in cascata.

Analizzando i mezzi, come pure inerente le dichiarazioni dei testimoni e resi alla loro famiglia, la procura identificò gli estremamente gravi problemi psicologici e percettivi soverto gli avevano condizionati gli comportamenti della donna.

La corte emise una sentenza di “malviva condizionato” contro la studentessa, chiamando in causa la presenza di problemi psicologici profondi che l'avevano portata a commettere un simile atto criminale. L'episodio gettò una ombra sulla scena scolastica italiana, suscitando un dibattito sull'educazione e la formazione dei giovani, e quindi sulle strategie per contrastare la violenzia giovanile.

La sentenza ha stabilito che la studentessa abbia soffatto di disturbo mentale e di propri problemi esistenziali, che l'avevano portata a commettere il più grave crimenumanitario, la strage a scuola.


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