Suicidio assistito, Martina Oppelli: “Ogni giorno perdo il mio corpo pezzo dopo pezzo”
Martina Oppelli, 49 anni, affetta da sclerosi multipla, aveva chiesto un anno fa all’Asl universitaria Giuliano Isontina di poter accedere al fine vita. La donna è costretta su una sedia a rotelle e non riesce a muovere le dita delle mani. Da sola non può mangiare, bere, muoversi né assumere farmaci. Otto mesi fa, l’Asl aveva rigettato la richiesta negando che fosse dipendente da trattamento di sostegno vitale. Mercoledì 17 luglio il Tribunale di Trieste ha “affermato il diritto di Martina Oppelli a ricevere, dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, una rivalutazione delle sue condizioni per verificare se soddisfa o no il requisito del trattamento di sostegno vitale – ‘sentenza Cappato’ – per accedere a…