Sul commissario Ue Meloni aspetta von der Leyen, le carte coperte della premier sul protagonismo di Forza Italia
Giorgia Meloni non è superstiziosa, lasciano intendere da Palazzo Chigi. Così la presidente del Consiglio adotta la stessa strategia che l'ha portata a finire fuori strada in Europa per ben due volte. Prima durante la formazione della nuova maggioranza a Bruxelles, poi nella frenetica settimana conclusasi con il voto su Ursula al Parlamento europeo. E sempre per il medesimo comportamento: giocare fino all'ultimo minuto utile a carte coperte.
Un atteggiamento che ha già indispettito e non poco i vertici dell'Unione. Anche oggi l'Italia è praticamente l'ultimo paese che non ha ancora inviato il suo nome per la nuova Commissione (la scadenza è il 30 agosto), per dire che lo hanno fatto Francia (Thierry Breton), Spagna (Teresa Ribera) e Olanda (Wopke Hoekstra). Anche se il…