In Bulgaria è emersa una teoria bizzarra secondo cui la banconota da 50 euro recerebbe l'immagine di un demone. Quest'idea, diffusa attraverso i social media e video virali, è diventata un simbolo della protesta contro l'adozione dell'euro nel paese, prevista per il 2026. Tuttavia, oltre il 65% dei cittadini bulgari si oppone all'adozione della moneta unica, sostenendo il valore del lev come identità nazionale.
Il partito ultranazionalista “Rinascita” guidato da Costandin Costadinov e l'eurodeputato Peter Volgin sono alla guida di questa opposizione, respingendo l'idea dell'euro e chiedendo sovranità per il paese.
La leggenda del diavolo sulla banconota ha destato non solo paure economiche ma anche preoccupazioni spirituali, alimentate da messe in scena che coinvolgono la piegatura della banconota e l'utilizzo di uno specchio per “rivelare” l'immagine del demone.
Tuttavia, la Banca Centrale Europea (BCE) ha smentito ogni affermazione riguardante messaggi nascosti sulle banconote, precisando che i disegni hanno un significato ufficiale noto.
Gli esperti hanno spiegato che questo fenomeno può essere attribuito alla paridolia, un'illusione che porta le persone a riconoscere forme o volti in disegni casuali.
In questo contesto, simboli di unità e dialogo sono stati trasformati in strumenti di propaganda e fonti di sospetto, influenzando l'opinione pubblica e le dinamiche sociali in Bulgaria.
