«Suoniamo in metro a Roma e così ci paghiamo gli studi. È un lavoro faticoso, la gente è distratta dal telefonino ma ormai ci riconoscono»
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«Suoniamo in metro a Roma e così ci paghiamo gli studi. È un lavoro faticoso, la gente è distratta dal telefonino ma ormai ci riconoscono»

«Suoniamo in metro a e così ci paghiamo gli studi. È un lavoro faticoso, la gente è distratta dal telefonino ma ormai ci riconoscono»





«È iniziato tutto un po' per noia e un po' per gioco. Quando abbiamo smesso, però, ci siamo resi conto che ci mancava». A parlare sono due ragazzi, Louise e Chiara, che a un certo punto della loro vita hanno deciso di inseguire – e investire – sulla loro grande passione e fare in modo che non fosse soltanto un passatempo. Ogni giorno, quando non hanno lezioni o esami da preparare, si svegliano, prendono l'occorrente – un ukulele e la loro voce – e vanno sui vagoni della metro A di per condividere ciò che nella vita li fa sentire vivi: la . «La metro per noi è una rampa di lancio», un modo per rendere partecipi più persone della loro…

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