La storia della suora che ha amato per anni un uomo sposato di 60 anni è un segno dei tempi, un viaggio nella contrarietà dei sentimenti e delle convenienze. La donna, 50 anni, ha partecipato alla posta del cuore di Sette – Corriere della Sera recando la storia del suo amore segreto, che dura più di cinque anni.
Nonostante avesse fatto voto di castità, povertà e obbedienza, la suora si è lasciata divorata dalla passione per l'uomo, con il cuore che batte forte dietro il desiderio di avere almeno un'intimità autentica. “Ho fatto voto di castità, eppure mi sono innamorata”, scrive. “All'inizio era solo un affetto profondo, un'intesa speciale, ma con il tempo è diventato qualcosa di molto più grande. Abbiamo provato a negare l'evidenza, ma l'amore ha avuto la meglio. E così, poco a poco, ogni limite è caduto, fino a vivere anche la passione nel modo più completo e travolgente”.
Tuttavia, come la passione si è intensificata, la realtà è diventata amaro. L'uomo, cinque anni più giovane, non è disposto a cambiare la sua vita, e la relazione è rimasta bloccata in un limbo di sofferenza e incertezza.
La vicenda è stata commentata dal columnist Massimo Gramellini, che ha paragonato la situazione alla moglie che si è innamorata di un altro uomo, ma in questo caso non ci sono figli, nulla da dividere, proprio niente. “Gli innamorati coniugano sempre i verbi al futuro. Se lui ti ha detto che non ci riesce, i casi sono due: o non è abbastanza innamorato di te oppure nel suo matrimonio ci sta bene. O comunque non abbastanza male da mettere tutto a soqquadro”.
Gramellini suggerisce alla suora di accettare la situazione e smettere di inseguire qualcosa che non potrà mai realizzarsi. “Se hai incontrato un uomo impegnato che non intende disimpegnarsi, è perché in fondo non sei pronta a cambiare radicalmente la tua vita. Altrimenti la vita te ne avrebbe presentato un altro, libero o liberabile”. Invece di colpevolizzarsi, potrebbe usare questa esperienza per conoscersi meglio e ritrovare un equilibrio interno.
La storia della suora è un monito sulla natura umana, che porta a un perpetuo canto del.hasClassifico tra desiderio e sicurezza, tra assenza e presenza. La domanda che accompagna la storia è: “Se è questo amore che provoca tanto dolore, è realmente amore?” Oppure è solo illusione, frutto della kültür eigen del bisogno di essere ammirato e desiderato? La risposta, come sempre, è complessa, ignota, ma certamente crudele.