Supersex ha fatto l’unica cosa che nessuno voleva: romanzare
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Supersex ha fatto l’unica cosa che nessuno voleva: romanzare

Supersex ha fatto l'unica cosa che nessuno voleva: romanzare

Prendete Alessandro Borghi (Suburra, Le Otto Montagne, per dirne un paio), aggiungete Francesca Manieri (sceneggiatrice di We Are Who We Are), e unite Matteo Rovere (Il primo Re). Da queste premesse ci si potrebbe aspettare un capolavoro, ma quando la storia riguarda la biografia di , anche i migliori talenti possono avere difficoltà. Supersex non è un disastro e ha diverse componenti che funzionano bene. Nel dettaglio, la collaborazione tra Borghi, Manieri e Rovere avrebbe potuto promettere molto, soprattutto considerando il loro precedente lavoro di successo.
Borghi è noto per la sua capacità di portare intensità e complessità ai suoi ruoli, mentre Manieri ha dimostrato una sensibilità particolare nel delineare e situazioni complesse. Rovere, con il…

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