Tagli cinema e audiovisivo, le associazioni: rischio paralisi dei set

Tagli cinema e audiovisivo, le associazioni: rischio paralisi dei set

Tagli cinema e audiovisivo, le associazioni: rischio paralisi dei set

A , alla Casa del Cinema, ANICA, APA e CNA Cinema e Audiovisivo, principali associazioni del settore, si sonoriunite per discutere come fronteggiare il possibile taglio dei finanziamenti previsti nella prossima manovra finanziaria del governo.A preoccupare in particolare, il cambio delle regole in corsa sul credito d'imposta che, secondo i promotori dell'incontro, metterebbe in seria difficoltà l'intero comparto produttivo e creativo che ha già programmato i budget per i set dei prossimi mesi.Alessandro Usai, presidente ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali): “Cambiare la regola oggi, a novembre, con previsione di impatto a gennaio, vuol dire andare a togliere quel 30% a piani finanziari di film e serie costruiti negli ultimi due anni; noi abbiamo bisogno di fare programmazione, si può discutere di cambi ma la deve darci il tempo di adeguare il nostro lavoro, i nostri budget e previsioni, perché così com'è la manovra, il rischio è la paralisi totale di set e film dai primi mesi del 2026 con impatti occupazionali devastanti”.Gianluca Curti, presidente CNA Cinema e Audiovisivo: “Chiediamo di concordare con noi, con l'industria, la possibilità di dare certezza di tempi e regole e non di subìre in corso la partita dei cambiamenti che arrivano, questo per noi è molto pericoloso”.E Chiara Sbarigia, presidente APA, Associazione Produttori Audiovisivi, ha aggiunto: “Abbiamo 124mila lavoratori interessati dai tagli e in particolare 52mila sono quelli impiegati nella produzione audiovisiva strettamente intesa, quindi tutte queste persone e le loro famiglie rischiano di trovarsi senza lavoro”.
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