taglia e cuci: come funziona la propaganda meloniana – la premier ha postato solo una parte …
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taglia e cuci: come funziona la propaganda meloniana – la premier ha postato solo una parte …

Titolo: Taglia e cuci: Come funziona la propaganda melonica – La premier ha pubblicato solo una parte della mail del magistrato Marco Patarnello, che secondo la Duccita è la prova del complotto contro il suo Governo: “Meloni è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio” – Nel testo completo, Patarnello contestualizza la frase e arriva a scrivere: “Non dobbiamo fare opposizione , ma dobbiamo difendere la giurisdizione…”

Marco Patarnello, sostituto procuratore della Cassazione, è stato vittima di una campagna di diffamazione da parte della premier , che ha condiviso un titolo del Tempo comprendente alcune frasi estramologate da una mail sua. Il titolo in questione sintetizza così il testo: “Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio”.

Tuttavia, solo il giorno successivo, è stato pubblicato il testo completo della mail, che rivela un senso diverso da quello inteso da Meloni. Nel testo, Patarnello esprime preoccupazione per l'evolversi dei contrasti tra Governo e magistratura, e sostiene che, diversamente da Berlusconi, Meloni non ha vicende giudiziarie pregresse, ma anche che la magistratura è in una fase di grande debolezza. Inoltre, conclude auspicando l'unità delle toghe, che non devono “fare opposizione , ma difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente”.

Secondo Duccita, citata in un articolo di Giulia Merlo per www.editorialedomani.it, l'episodio è la prova di un complotto contro il Governo Meloni, e, comme conseguenza, la magistratura deve difendere la sua indipendenza e i diritti dei cittadini a un giudice imparziale.

In sintesi, Patarnello afferma che “l'attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso, oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. In primo luogo, Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali, ma per visioni politiche, e questo la rende molto più forte, e renderà anche molto più pericolosa la sua azione”.

In secondo luogo, la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora, e isolata nella società. Ciò significa che è necessario porre rimedio a questo stato di cose. In terzo luogo, la compattezza e omogeneità della maggioranza è molto maggiore che nel passato, e la forza politica che può esprimere è enorme e può veramente mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili.

Tuttavia, Patarnello conclude affermando che “dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica, ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze. Dobbiamo pretendere che il Csm apra un dibattito al proprio interno e delibere una reazione chiara e netta. Che anche l'Anm mostri il proprio approccio unitario e fermo”.

Contro la mail di Patarnello si sono già scatenati molti attacchi da parte del centrodestra, con l'ex leader MSI Maurizio Gasparri, che ha affermato che “ho chiesto al Governo, al Csm e al Presidente della Repubblica di intervenire. Un atto eversivo che non può rimanere senza riposte”.

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