Teatrino Renzi-Giuli: “Mi adeguo a sue capacità cognitive”, “La vedo tremare”. La Russa si arrabbia
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Teatrino Renzi-Giuli: “Mi adeguo a sue capacità cognitive”, “La vedo tremare”. La Russa si arrabbia

Teatrino Renzi-Giuli: “Mi adeguo a sue capacità cognitive”, “La vedo tremare”. La Russa si arrabbia

Ecco la riscrittura del testo in italiano:

“Teatrino Renzi-Giuli: ‘Mi adeguo alle sue capacità cognitive', ‘La vedo tremare'. La Russa si arrabbia, prego, grazie presidente signor ministro, lei ha preso il posto del suo predecessore che ha avuto alcune vicissitudini personali e, siccome a noi non interessa cosa fa un ministro nella camera del letto, ma interessa molto cosa fa il ministro quando si veste e va in ufficio, dobbiamo prendere atto che San Giuliano, il suo predecessore, ha scelto per la guida di Ales la principale azienda di servizi culturali di questo paese con tanti operai assunti con tanti appalti ha scelto uno il cui curriculum è impresentabile e ridicolo, il dottor Tagliaferri. Non ha alcuna esperienza manageriale, quella che ci vende. Sul curriculum è roba' ha come grande pregio agli occhi di chi lo ha nominato essere stato assessore ai servizi sociali in quota Fratelli d'Italia a Frosinone, che è un ruolo importante, non propriamente connesso e collegato ad Ales e poi ha spiegato in tutte le trasmissioni televisive che lui si forma guardando i di , che è una cosa anche interessante, non so a quale di e faccia riferimento, forse che so al video sulle accise in cui Giorgia Meloni dice: ‘Elimineremo le accise', poi non l'ha fatto, o al video in cui Giorgia Meloni dice: ‘Non accetteremo mai la trivellina', forse quel video in cui Giorgia Meloni voleva uscire dall'euro. In ogni caso, non risulta al sottoscritto un tutorial di Giorgia Meloni che sarebbe sicuramente efficace su come si governa una società chiamata alla rivoluzione permanente dell'infa globale. La domanda è questa: questa presidenza è stata scelta in nome di una valutazione di merito o in nome dell'amichevolezza?

Il risultato è duplice e speculare. Sono le sue frasi di ieri alla commissione, io trovo interessante sia la citazione non contenuta di Hegel che quella che io vedo di Luciano Floridi che trovo sia una citazione che ho visto solo io di Monicelli e di Tognazzi e del Conte Mascetti a proposito della sua strategia culturale. Ma le domando: che c'è da fare con Hegel e la rivoluzione permanente dell'infa globale? Un NCC di Frosinone alla guida di un'azienda di servizi culturali, almeno lei mi risponda a voce, come sa fare lei e non come ha fatto il ministro Salvini, alcuni minuti fa. La prego di non tornare sui sui ministri che hanno risposto prima, quando non ci sono più. Mi prego, ministro, risponda a questa domanda.

(Pausa)

Echecchia, senatore Borghi ha lasciato parlare Renzi, non pare non fosse ironico, non dic essenziale, quindi l'ironia è ammessa in questa aula, tranquillamente. Prego, ministro, ringrazio per la sua intervista per quest'opportunità per illustrare e chiarire.

Auguro definitivamente, ma a questo punto senza illusioni, i tratti salienti della vicenda in oggetto. Iniziaremo quindi ribadire che Ales, Arte Lavoro e Servizi S.p.A. è una società in house a partecipazione pubblica totale che svolge prevalentemente attività funzionali alla gestione, valorizzazione e tutela dei beni culturali in ambito nazionale e internazionale, essendo una società a controllo pubblico. Ales è soggetta alla disciplina del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, decreto legislativo n. 175 del 2016, che immagino il senatore Renzi conoscerà bene. E per quanto non espressamente derogato alle norme sulle società contenute nel codice civile e norme generali di diritto privato, il suddetto testo unico in particolare con riferimento all'assunzione del personale delle società a controllo pubblico rimette alle società stesse la definizione dei criteri delle modalità per il reclutamento del personale, nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità.

Andranno così rispondendo a uno dei quesiti posti Ales durante l'attuale presidenza, Ales ha sempre seguito per il reclutamento del proprio personale procedure di valutazione comparativa imparziale e trasparenti, in conformità alla legge, ai principi soprar richiamati.

Inoltre, le assunzioni fatte dalla struttura degli uffici preposti durante i mesi della Presidenza Tagliaferri non hanno suscitato reclami o impungnative di qualsivoglia genere da parte di alcun partecipante alle procedure di individuazione e reclutamento svoltesi secondo modalità chiaramente disciplinate, prestabilite nei rilievi sono pervenuti a tal proposito dagli organi di gestione e di controllo della società medesima.

Gli elenco gliel'abbiamo detto in relazione alla procedura di nomina del presidente amministrazione delegato di Ales, dottor Tagliaferri, sarebbe opportuno porre fine alle speculazioni e alle incoerenze circolate sinora, a meno che non si voglia autorizzare il sospetto che tale insistito e rumore di fondo intorno a lui sia dovuto alla mera illusione che Tagliaferri medesimo venga distratto dal compito delle assunzioni e degli affidamenti diretti alla valorizzazione e tutela della precedente amministrazione. Chiedo ancora pochissimo tempo da parte nostra si lo prenda, perché l'ho interrotta prima lo prenda da parte nostra si conferma qui non solo la regolarità formale della procedura di designazione, ma anche il valore professionale del dottor [nome], il quale, oltre ad aver ricoperto diversi incarichi, vanta un'indiscussa e duratura esperienza manageriale. Potrei continuare, ma finisco, perché non voglio abusare del vostro tempo. Ho l'impressione che la polemica incentrata su Ales abbia più la natura di un noioso pur parlare che di un presupposto di una sana dialettica divisione.

Ecco il punto centrale: non ha risposto alle domande. Mi auguro che la prossima volta, ministro, non sia distratto e che risponda alle domande sulle politiche culturali. Glielo dico, senatore Borghi: non trasformi il Question Time in un'occasione di polemica. Vi prego, ministro, di prestare sinceramente attenzione alle questioni della cultura e non di fare la lezione di morale a me, che ho sempre difeso la cultura e le arti culturali con altrettanta passione e dedizione di lei, ma con una saggia modestia e umiltà che devono essere di tutti.”


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