Telegram e criptovalute, cosa c’è dietro l’arresto di Pavel Durov (e perché non è un paladino dell’informazione come Assange)
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Telegram e criptovalute, cosa c’è dietro l’arresto di Pavel Durov (e perché non è un paladino dell’informazione come Assange)

e criptovalute, cosa c'è dietro l'arresto di Pavel Durov (e perché non è un paladino dell'informazione come Assange)

Il legame tra social network e criptovalute è strettissimo, quasi simbiotico. I social servono da cassa di risonanza per l'hype legata alle cripto, la rilanciano, la amplificano. Quando sono nelle mani sbagliate, finiscono per diventare un covo di truffatori, di “scammer” nel gergo cripto, che usano l'hype per intortare consumatori ignari e impreparati.
A dimostrarlo ancora una volta è una vicenda che sta tenendo banco nelle cronache delle ultime ore: Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato della società di messaggistica criptata , è stato fermato sabato sera intorno alle 20 appena sceso dal suo aereo privato sulla pista dell'aeroporto parigino di Le Bourget. Durov, 39 anni, cittadino franco-russo, era accompagnato dalla sua guardia del corpo e da una donna. Il…

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