Tempo due ore, controlli alla biancheria e porta mai chiusa a chiave: le regole per i nuovi colloqui intimi in carcere
La frequenza e la durata saranno quelle dei colloqui ordinari: massimo sei al mese, da due ore ciascuno. Ma i colloqui intimi in carcere dovranno svolgersi in una camera apposita, “arredata con letto e annessi servizi igienici“, fuori dallo sguardo degli agenti di Polizia penitenziaria. E se – com’è già certo – non ci sarà spazio per tutti, la priorità andrà ai detenuti “che non beneficiano di permessi premio” e a chi deve “espiare pene più lunghe” o si trova “in stato di privazione della libertà da più tempo“. Lo prevede il Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia, nella circolare in cui detta le prime linee guida sul diritto all’affettività e alla sessualità in carcere, affermato dalla Corte…