Terapia online o in presenza? Perché le sedute da remoto non sono adatte a tutti i pazienti
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Terapia online o in presenza? Perché le sedute da remoto non sono adatte a tutti i pazienti

La terapia online e in presenza: uno sguardo sulle differenze

Negli ultimi anni, la terapia online è diventata sempre più comune, grazie ai progressi della che hanno reso possibile l'accesso a servizi di counseling e terapia online. La pandemia ha accelerato questo processo, rendendolo più accessibile e quotidianamente necessario. Tuttavia, non tutti concordano sul fatto che la terapia online sia adeguata a tutti i pazienti. La dottoressa Stefania Andreoli, invitata a Catteland, ha spiegato che la terapia online può essere una soluzione efficace per alcuni pazienti, ma non per tutti.

La terapia online, infatti, esisteva già prima della pandemia, anche se molti professionisti non la praticavano. Era considerata “ortodossa” e non tutti i pazienti erano disposti a suddividerla. Questo approccio, tuttavia, ha molti vantaggi. Ad esempio, alcuni pazienti possono accedere a una terapia in lingua madre anche se vivono all'estero.

La dottoressa Andreoli sottolinea che la terapia online non è adatta a tutti i pazienti e che è necessario un'analisi rigorosa e professionale per determinare se un paziente può seguire questo tipo di terapia. Inoltre, ci sono pazienti che hanno bisogno di una maggiore presenza fisica, come ad esempio quelli con disturbi del comporto o addirittura storica di abuso o maltrattamento.

La Giornata Mondiale della Sanità Mentale, celebrata il 10 ottobre, è un'opportunità per sensibilizzare sul tema della salute mentale e sulla terapia in generale. La dottoressa Andreoli aggiunge che il problema è che molti pazienti non parlano pubblicamente della loro salute mentale e che la disinformazione può portare a confusione e incomprensioni. La terapia, quindi, può essere un percorso difficile e complesso, ma è importante fidarsi di professionisti capaci di aiutare i pazienti a capire le modalità con cui possono realizzare il loro percorso.

La dottoressa Andreoli suggerisce che sia importante non generalizzare la terapia online come la soluzione unica per tutti i pazienti. Invece, è necessario valutare attentamente ogni caso e determinare se la terapia online o in presenza è più adatta per un determinato paziente. Questo approccio permetterà di offrire ai pazienti la migliore soluzione per loro e non solo una soluzione sbagliata.

In sintesi, la terapia online è un'opzione valida per molti pazienti, ma non per tutti. È importante una valutazione seria e professionale per determinare se la terapia online o in presenza è più adatta per un determinato pazienti. La Giornata Mondiale della Sanità Mentale è un'opportunità per sensibilizzare sul tema della salute mentale e sulla terapia, aiutando le persone a chiedere aiuto e a comprendere le modalità con cui possono realizzare il loro percorso.

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